Ayurveda
L’ayurveda (dal sanscrito “ayus”=vita e “veda”=scienza) è il più antico sistema di medicina conosciuto , una scienza eterna che venne scoperta dai saggi rishi più di 5000 anni fa grazie all’attenta osservazione della natura, dell’uomo e del cosmo.
Le prime scritture sull’Ayurveda le ritroviamo negli antichi testi sacri indiani , a partire dal 500 a.C. , i più conosciuti sono il Charaka Samhita, Sushruta Samhita, e la Ashtanga Hridaya.
E’ una medicina olistica che vede l’uomo nella sua unicità e totalità come un microcosmo del macrocosmo, tutto ciò che è dentro di noi è anche fuori.
Praticata tutt’ora in India , l’ayurveda comprende 8 principali rami della medicina : medicina generale, chirurgia, ginecologia, ostetricia, pedriatria, otorinolaringoiatria, oftalmologia, geriatria.
In accordo con l’ayurveda tutta la realtà è costituita da 5 elementi (bhuta) che aggregandosi e mescolandosi tra loro danno vita all’universo nel quale viviamo.
Aria (Vayu):
rappresenta il movimento e la parola vayu designa il dio del vento. Il vento che corre, è impalpabile e dà ossigeno e vita a tutto il creato. Nel corpo è legato al sistema nervoso, che a ogni stimolo reagisce con un movimento (dei muscoli, del cuore, dei polmoni, dello stomaco, dell’intestino, della pelle). Il senso è il tatto.
Fuoco (Tejas):
è l’eterno trasformatore, colui che brucia e distrugge. Indica la forza esplosiva, concentrata e potente. Nel corpo presiede il metabolismo. Controlla la temperatura del corpo, la digestione, i processi pesanti e il senso della vista.
Terra (Prittvi):
rappresenta tutta la materia visibile solida e conferisce permanenza, stabilità e rigidità. nel corpo umano si trova nelle strutture solide: ossa, cartilagini, muscoli, tendini, pelle, capelli. È legato al senso dell’olfatto.
Etere (Akash):
è l’elemento che pervade il tutto ed è correlato allo spazio, al vuoto. Il più sottile e impalpabile, etereo e informe. Nel corpo si manifesta negli spazi della bocca, del naso, del tratto gastrointestinale, dell’apparato respiratorio, dell’addome, del torace, dei capillari e dei vasi linfatici, dei tessuti e delle cellule. È legato al senso dell’udito.
Acqua (Jala):
pentrante, primordiale, feconda. Simbolo di purificazione, rinascita e buon auspicio. la troviamo nei succhi gastrici, nelle ghiandole salivari, nelle mucose, nel plasma e nel citoplasma. Questo elemento è legato al senso del gusto.
I TRE DOSHA
Ogni individuo è governato dalla combinazione dei cinque elementi divisi nei tre dosha VATA PITTA E KAPHA. Secondo l’Ayurveda ogni malessere psicofisico nasce da uno stato di squilibrio più o meno grave tra i dosha , ne consegue che il fine della medicina ayurvedica è di riportare o mantenere i dosha in uno stato di equilibrio.
Queste tre forze governano tutti i processi psicosomatici dell’uomo; dalla digestione all’eliminazione dei prodotti di rifiuto del corpo, dall’ira all’amore, dalla preferenza di un cibo rispetto ad un altro. Quando queste forze sono in squilibrio generano disturbi che, se non curati, portano alla malattia.
La costituzione dell’individuo (prakriti) può essere un combinazione di uno o più dosha in percentuali diverse; rimane costante fin dal momento della nascita ma si può alterare a causa dell’influenza di fattori esterni (vikriti) . Per riequilibrare queste tre forze si utilizzano specifici trattamenti effettuati con oli medicati, integratori a base di piante medicinali, cibo appropriato, ed una corretta routine giornaliera . Contrariamente alla medicina tradizionale, l’ayurveda non mira a curare il singolo sintomo, ma risale alla causa di esso e lo risolve naturalmente lavorando su tutto quanto il corpo (fisico e mentale).
L’arte dell’ayurveda non vuole dunque solo prevenire e curare, ma è un modo di vivere in gioia armonia e salute.
